Chi l'ha detto che l'aceto balsamico migliore proviene solo da Modena?
Solitamente, quando si parla di aceto balsamico, la prima parola che viene in mente è Modena. Ma noi Forchette curiose cerchiamo sempre di andare "oltre" e questa volta abbiamo accorciato le distanze e siamo andate a degustare l'ottimo aceto di Nogarole Vicentino, prodotto in un casolare di campagna immerso nei colli Berici dal nostro amico Pietro Lovato, acetaio per passione.
La Balsameria Lovato è nata quasi per gioco: lui e la moglie, trovandosi nella necessità di dover ristrutturare il loro casolare di campagna, hanno deciso di dare uno scopo diverso al restauro. Da sempre amanti dell'aceto balsamico, pensano di lanciare una "sfida"ai modenesi e danno vita alla loro balsameria vicentina.
Poi, per valorizzare ancora di più il proprio territorio, decide di farsi fare le botti da un amico vicentino che produce botti per il vino e fu così che nacque la prima batteria. Una bella famigliola di 7 botti forgiate con 7 tipi di legno diverso: gelso, rovere, castagno, frassino, acacia, ciliegio e ginepro. A capo famiglia troviamo la botte madre e la badessa.
Mentre ci porta a visitare le varie batterie e a degustare le diverse annate e acidità del suo aceto, ci spiega come si ottiene tecnicamente il suo prodotto. Nel periodo della vendemmia la famiglia Lovato raccoglie l'uva di differenti vitigni selezionati. Dalla pigiatura delle uve si ottiene il mosto che viene subito cotto nel paiolo, evitando la fermentazione. La cottura avviene a non più di 90° e a fuoco diretto. Al mosto viene aggiunto un po' di aceto di vino. Durante l'inverno si fa riposare per iniziare, in seguito il processo di maturazione attraverso il travaso periodico nelle varie botti via via meno capienti. La fase dell'invecchiamento avviene nel sottotetto della Balsameria, a temperatura e umidità controllate. Dopo una lavorazione di 5 anni si ottiene il Balsamico di Casa Lovato, un balsamico di un bel color ambrato con un'acidità di circa 4/5 e un grado alcolico pari a 0.
Pietro è talmente innamorato del proprio aceto balsamico e delle sue botti che li tratta come dei veri e propri figli tanto che per manternerli sempre vivi gli allieta giorno e notte con una musica di sottofondo.
Correva l'anno 2014, quando le fertili terre vicentine della famiglia Lovato hanno prodotto un enorme quantitativo della tipica ciliegia "durona". Cosa fare di tutti quei camion pieni del dolce frutto rosso?? Marmellata? No, troppo semplice. Ciliegie sotto spirito? Ni, ne sarebbero avanzate troppe. Pietro, dunque, vuole dar vita ad un altro prodotto che sia distintivo della zona e, seguendo una ricetta esclusiva imparata da Claudia, un'anziana signora emiliana, riesce a trasformare il gustoso frutto rosso in un delicato liquore di ciliegia che sembra avere grandi proprietà antiossidanti, addirittura 10 volte superiori rispetto ai mirtilli...parola di esperti! Tanto che da quando in famiglia Lovato ne fanno uso i benefici si vedono e si sentono alla grande!
Per noi golose, segue un'approfondita degustazione e come direbbe la nostra sommelier Giulia: sono ben presenti le noti dolci e il profumo fruttato. Diciamo che se non avessimo dovuto guidare, la bottiglia sarebbe stata finita.
Congratulazioni Pietro!
Sei riuscito a trasformare la tua passione per l'aceto in un vero e proprio capolavoro, grazie anche alla tua fantasia e alla tua infinita cuorisità!
Ora rimaniamo in attesa della tua prossima nuova creazione che sta riscuotendo già molto interesse da parte degli espertissimi balsamieri modenesi:
l'aceto balsamico alla ciliegia.
Quando si dice che l'allievo supera il maestro... A presto!
A CASA DI:
Silvia, la contessa
CON:
Silvia, Riccardo, Elisa, Niccolò, Claudia, Gigi, Sara e noi Forchette
ANTIPASTI:
Gazpagho alle fragole
Insalata di calamari
Spaghetti di zucchine all'avocado
Anguria e sarde
PRIMO:
Spaghetti agli agrumi con yogurt greco, polvere di caffè e gamberi
SECONDO:
Tonno all'arancia e zenzero
DOLCE:
Torta alla carota e crema inglese
Se il principe cerca moglie, la contessa cerca marito? No!
La contessa cerca e compra casa...e la inaugura con noi e con tutti i suoi simpatici amici che negli ultimi mesi si sono improvvisati facchini, installatori, arredatori. Insomma una bella cena per ringraziare coloro che l'hanno aiutata a farsi il nido, più che contessa una direttrice al comando dei lavori di casa.... Siamo a Treviso, vicino al centro ma in una zona tranquilla.. MA ci abbiamo pensato noi a smuovere un po'la borghese quiete.
Ed ecco che arriva la tempesta....Stefania con il suo esercito di Tupperware, Federica con la sua flotta di torte e tortiere e Giulia armata di vini e il secchio di fiori. Fate l'amore non fate la guerra!
Vabbè per fortuna ci consoliamo a tavola con le prelibatezze preparate da Stefania...che ora , diplomata chef, se ne inventa una più del diavolo: l'abbinamento anguria-sarda al forno sono cose che vuoi umani....
In ogni caso l'estivo menù conquista tutti..dal fresco aperitivo a base di sciroppo di sambuco e prosecco preparatp dalla sommelier Giulia, al tonno fresco, passando per lo spaghetto col gambero e finendo con la torta di carote. Wow! SuperWow!
Grazie contessa Silvia, grazie per averci aperto le porte di casa nuova, grazie per averci fatto sverginare la tua nuovissima cucina...se è resistita alla nostra onda d'urto, hai fatto un buon e solido investimento! Evviva!
A CASA DI:
Giulia
CON:
Forchette Piccanti & Mara, Fabio e Carlo
ANTIPASTO:
Caprino aromatico
PRIMO:
Raviolo dal cuore morbido
SECONDO:
Polpette di agnello con crema di carciofi
DOLCE:
Semifreddo alla cannella e mango
VINI:
- Millesimato Trento Toc sboc.2014 Dosaggio Zero, Revi. Pinot nero e chardonnay, complesso e fragrante. Perfetto con le verdurine di stagione e la cremosità del caprino. Primaverile.
- Chardonnay Igt 2013, Bonotto delle Tezze 12 vol %. Vellutato, con una sapidità che bene accompagna la tendenza dolce dell’uovo e l’aromaticità degli spinaci. Suadente.
- Frappato Sicilia 2012, Occhipinti 12,5 vol % Sorprendetemente elegante questo vino biologico di Sicilia, dai colori e profumi vivissimi. Sublime con l’agnello alla menta. Verace.
- Cabernet Franc 2013, Bortoluzzi 13 vol % Di corpo, vegetale per tradizione, tannico ma allo stesso tempo morbido e piacevole. Degustato con la carne di agnello e i carciofi. Notevole.
I pranzi delle Forchette insegnano sempre qualcosa…soprattutto alla nostra Stefania, cittadina doc, dunque un po’ ignorantella sulla vita di campagna.E proprio una bellissima campagna ha fatto da sfondo al nostro pranzo di primavera.Nulla poteva essere più bello e più azzeccato della nuova casetta di Giulia, con vista su campi, vigneti,alberi,fiori.Anche la tavola si è lasciata trasportare dal profumo di primavera…fiori freschi appena colti da Mara per noi! Accompagnati dal solito tocco di Giulia che ha creato dei simpatici segnaposto in tema campestre.
Il pranzo è stato una vera e propria full immersion nel mondo della natura. Prodotti di stagione, profumi della terra e colore in ogni piatto.
Fabio, cacciatore provetto, ha tenuta una magistrale lezione su tutti gli uccelli che nidificano nella nostra bella Provincia: conoscete il cucùlo?:-)
Carlo, invece, ci ha allietati con la storia di alcuni castelletti e cantine del circondario, cui è seguita gita “nascosta” al castello delle streghe e una passeggiata nel famoso Borgo Malanotte.
Un gustosissimo e divertente pranzo per dare un bel welcome alla primavera in cui sono mancati nuovi esperimenti di pasta fatta in casa con l'ottima farina Chilometro Cinque, rigorosamente macinata a pietra, del nostro amico Marco Schiavo: un maxi raviolone dal cuore morbido. Come dimenticare l'incredibile scioglievolezza del tuorlo! E dopo qualche prova a Carlo è toccato il raviolone con la cottura perfetta...e tutti sono andati all'attacco ;-)
Persino il dolce, nostro tallone di Achille, è riuscito alla perfezione.
Federica ha preparato un leggero e fresco semifreddo al mango che con il suo tocco arancione ha dato il guizzo finale al nostro menù multicolor.
Degni di nota anche i numerosi brindisi: scelta vini eccellente! Abbinamenti azzeccatissimi!
D’altra parte, se il pranzo inizia con la scoperta delle barbatelle…
Buona primavera e ci si rivede alla prossima!
A CASA DI:
Claris
CON:
Noi Forchette, Claris, Fra, Barbara, Eliana, Mery, Rita, Giulia, Claudia, Laura, Serena, Daniela, Chiara e Silvia.
ANTIPASTI:
Torta salata con mele, capprino e pinoli
Plumcake con zucca e morlacco
Tramezzini con rapa rossa
DOLCI:
Brownies al cioccolato
Cupcakes alla vaniglia
VINI & co:
- Spumante Bellini 2013 di Canella, Mitico cocktail veneziano a base di spumante e succo alla pesca, leggero e dal colore intenso, un must have per il nostro evento. Rosa al 100%
- Brut Rosè 2012 (negroamaro/chardonnay), di Rosa del Golfo 12 vol % Elegante, un metodo classico fresco perfetto per la nostra proposta salata e per il brindisi in rosato. Festaiolo.
O passiamo direttamente, come vogliono le nuove tendenze vegane, al cavolo cappuccio? Facciamo così: anche se siamo in un sito di cucina, stavolta la ricetta la diamo per scontata, tanto gli ingredienti li conoscete, giusto? Fatto sta, che è grazie a questi famosi nove mesi, che ci troviamo oggi a festeggiare Claris e il suo pancione.
Siamo infatti qui riunite per celebrare l'imminente nascita di Bianca, che presto staccherà il suo primo biglietto destinazione mondo. Un brindisi, rigorosamente in rosa, di quasi-benvenuto è il nostro regalo per lei:
Ma cosa ci siamo inventate per questo speciale evento? Come sapete a noi piace molto viaggiare e quindi, con la valigia immaginaria, voliamo fino in America perché è proprio a questo incredibile paese che rubiamo una nuova tradizione: il Baby Shower! Vi chiederete se si tratti letteralmente di una pioggia di bambini urlanti! Per fortuna no…solamente una scusa per passare del tempo con le amiche, chiacchierare, scartare i regali per il futuro baby e ovviamente mangiare e bere! Quindi una tradizione che fa proprio al caso nostro! Dolce e salato per un allegro pomeriggio in rosa.
Un grazie a tutte le amiche che hanno partecipato con entusiasmo (e fame) all’evento, un grazie a Francesca per gli addobbi, un grazie a Claris per l’effervescente accoglienza, ma soprattutto un ringraziamento speciale a suo marito Davide perché è proprio grazie ai suoi cinque minuti di gloria che stiamo aspettando Bianca ;-)
E chi l’avrebbe mai detto che alla fine sarei diventata sul serio Chef (come si usa dire adesso)?
Eppure così è stato…e, dopo quasi un anno di grandi fatiche, di bruciature, di tagli e di tanti chilometri, eccomi qua con un nuovo titolo, tanti amici/colleghi in più ed un nuovo cappello in testa.
Tanto di quello che ora so fare in cucina lo devo allo Chef Daniele Zennaro e al suo secondo Matteo Segna, che con grande pazienza e disponibilità mi hanno seguita passo passo. Ma secondo voi, perché sono capitata proprio al “Vecio Fritolin”? Ovvio…perché è uno dei migliori ristoranti di Venezia!! E io, da buona Forchetta, posso scegliere sempre e solo il meglio quando si tratta di cibo, fidatevi! Il “Vecio Fritolin” è un posto che mi è sempre piaciuto, già in tempi non sospetti quando lo frequentavo da semplice cliente. Mi piace la grande fantasia dello Chef, che riesce a rivisitare in chiave moderna la cucina tradizionale veneziana, mi piace il calore del locale, mi piace il grande uso di erbe e spezie tipiche della laguna veneziana e soprattutto…mi piace il baccalà mantecato, che è di sicuro il più buono del mondo! Qualità Ragno ovviamente…
Daniele riesce a proporre piatti interessanti, colorati e appetitosi senza annoiare mai il cliente abituale…sì, perché ogni mese il menù cambia, seguendo rigorosamente la stagionalità dei prodotti e tutto il fresco che arriva dal mercato del pesce e delle verdure di Rialto.
Poteva dunque la Forchetta Federica lasciarsi sfuggire l’occasione per vedere finalmente la Forchetta Ste all’opera e per testare la cucina di Daniele? Ovviamente no! E fu così che una domenica mi trovai per pranzo Federica e Federico, comodamente seduti ad ordinare la loro degustazione al “Vecio Fritolin”. Una bella sorpresa…con incursione in cucina compresa…
I piatti che ho visto sono stati davvero tanti e, se ancora non vi fidate, guardate qua che bellezza. Non vi viene da leccarvi i baffi e anche le orecchie? Beh, questo è l’effetto che fanno!
Anche il pane e i crackers sono fatti a mano (quante placche ho infornato!!!)…tutto studiato nei minimi dettagli. E in sala vi accoglieranno e vi coccoleranno Irina e Francesco, una garanzia. Così come una garanzia sono i prodotti utilizzati in cucina! Tutto rigorosamente freschissimo, pesce e verdure consegnate ogni mattina direttamente dai mercati. Cos’altro posso dire? Provatelo!! Parola di Chef ;-) E non perdetevi lo scartosso di pesce fritto (disponibile volendo anche per asporto, come compagnia durante le vostre passeggiate fra le meravigliose calli veneziane), una goduria per il palato! Se poi capitate nella stagione giusta, al suo interno potete trovare anche qualche simpatica e prelibata moeca.
Bell’anno e bella esperienza…e per non farci mancare nulla, sono comparsa pure sul Tg5 nel corso della rubrica Gusto! Lo Staff, infatti, ha trascorso due giorni all’interno del ristorante per presentare numerosi piatti e per costruire un ottimo servizio sulla cucina veneziana e sulle bontà gatronomiche della laguna.
E ora non mi rimane altro che continuare a cucinare e attendere con ansia la partenza per la prossima nuova avventura, culinaria ovviamente…perché, come mi ha insegnato una persona cara, “Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.” (cit. Jose Saramago, Viaggio in Portogallo).
Approfitto per ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno spinta e convinta ad intraprendere questa nuova strada perché mi hanno regalato un piccolo grande pezzo di felicità…non posso nominare tutti, ma un doveroso grazie lo devo alle Forchette Federica e Giulia, perché in fondo tutto è nato con loro 4 anni fa, a tutta la Scuola Dieffe di Valdobbiadene, Marco Pesce, Annalisa Trovò ed Enrico Perin in particolare, perché senza di loro adesso non mi chiamerei Ste Chef, a tutti i miei compagni, perché hanno reso quest’anno molto meno pesante di quello che poteva essere, a tutto il “Vecio Fritolin” perché mi hanno accolta come una figlia, in particolare a Daniele che mi ha insegnato tanto e con tanta pazienza, a Eliana, Silvia, Miro e Marzia che hanno insistito tanto, ed infine ai miei genitori, che hanno accettato la mia scelta.
Cin Cin a tutti e…alla prossima forchettosa avventura!
A CASA DI:
Marco, the second skipper
CON:
Gruppo vacanze
ANTIPASTO:
Quaglie profumate al limone
PRIMO:
Gnocchi di zucca e patate con fonduta di taleggio
SECONDO:
Arrosto di vitello alle castagne
CONTORNO:
Purè di broccoli
DOLCE:
Biscottini veneziani
VINI:
- Rosso Marche Igt Syrah 2010, Paolini & Stanford Winery 13 vol % Morbido e di corpo, dai profumi di spezie e tostatura. Fine ed elegante, ottimo con la quaglia arrosto. Piacere terreno.
- Offida Pecorino Docg 2012, "Aurai" di Paolini & Stanford Winery 14,5 % Un colore intenso. Una gran persistenza, struttura e buona freschezza a contrastare gli gnocchi alla zucca.Tosto.
- Montepulciano 2013, "Pieno Monte" di Paolini & Stanford Winery14 % Pieno, vibrante e non pesante. Complesso quanto l'arrosto alle castagne. Ricorda i profumi del bosco. Cantastorie.
un pranzo domenicale con i cari compagni di barca.
E dove, se non a casa del nostro skipper di seconda, Capitan Marchetto?
Una buona occasione per vedere insieme tutte le 2000 foto scattate durante la vacanza…
L’accoglienza di Marchetto è stata davvero ottima, ma, senza offesa, tutti abbiamo rimpianto la fantastica settimana passata insieme tra le onde, dove la mitica barca “Dakota” ha fatto anche da location d’eccezione per una succulenta cena preparata da noi in mezzo al mare, con quintali di pesce fresco comprato al mercato di Rab alle 7.30 della mattina (le nostre facce non erano altrettanto fresche) e pulito direttamente nell’acqua salata che ci circondava! Operazione non proprio comoda…
In ricordo dunque del pesce assaporato tra le onde (ancora non abbiamo dimenticato le orate cucinate in un forno da Barbie), ci siamo tutti ritrovati davanti a della succulenta carne, più adatta ai colli coneglianesi.
Pesce o carne la compagnia comunque non cambia ed è sempre ottima! Grandi risate e numerosi brindisi all’estate che ormai si è squagliata!
Squagliata? Bene, e quaglia sia!
E’ stato molto divertente farcire le piccole quagliette e decidere di abbinarle con la zucca e gli spinacini è stata davvero un’ottima idea: perfetto.
Dopo le quaglie, si passa agli gnocchi di zucca aromatizzati alla cannella e all’amaretto, ma tutti i nostri commensali sembrano distratti sia dalla presentazione delle foto della vacanza sia dagli inebrianti vini PS Winery che abbiamo acquistato ad Offida (vi ricordate la nostra avventura sui Borghi più belli d’Italia? ).
Con l’arrosto di castagne l’attenzione è ritornata inevitabilmente in tavola, era talmente buono che c’è stata una sfida all’ultima fetta.
Sazi, contenti e anche un po’ alticci visto l’alto grado alcolico, a fatica ci siamo spostati tutti sul divano per proseguire con la visione delle ulteriori 2000 foto, ma le calorie spese nello spostamento sono state subito ricompensate dai biscottini veneziani preparati da Giulia, che ha seguito alla lettera la ricetta gentilmente concessa a Stefania dallo Chef Daniele Zennaro del ristorante “Vecio Fritolin” di Venezia.
Grazie Marco!!!
E ricorda…il prossimo anno la gita in barca con te Capitano non ce la toglie nessuno!!
A CASA DI:
Stefania
CON:
Una numerosa compagnia e un quadrupede
MENU’:
Baguette multicolor
Insalata piccante
Parmigiana di melanzane
Insalata di frutta e feta greca
Orzo perlato al melone
Fagiolini con spuma di patate
Strudel croccante ai cipollotti
Anguria ubriaca
O meglio, ci siamo godute al massimo uno dei pochi giorni caldi e soleggiati della stagione e abbiamo regalato ai nostri ospiti un bel po’ di colore e di allegria!
Un ricordo da conservare per affrontare al meglio l’inverno che si avvicina…
E dunque ecco a voi il “piccante” buffet di fine estate!
I nostri 1000 (e ora anche più) fans ormai l’hanno capito: a noi ci piacciono le cose originali. Dunque per questo pic nic in giardino abbiamo scelto due belle baguette lunghe 1.50 metri (ovvero come Stefania e Federica) e le abbiamo farcite multicolor.
Ma poiché la baguette farcita risultava troppo semplice per noi cuochette provette, abbiamo deciso di complicarci un po’ la vita. L’amore ormai noto di Stefania per il sifone l’ha spinta tanto in là da arrivare a sifonare un’insalata di fagiolini e uova che altrimenti sarebbe stata troppo banale.
Per fortuna che è giunto in soccorso Santo Pier da Adria…e speriamo che la Forchetta Ste appenda il sifone al chiodo perché evidentemente questa unione non s’ha da fà!!!
A rallegrare la già allegra e soleggiata giornata è apparsa sul tavolo anche una fresca bottiglia di vodka che, per non restare tutta sola soletta, ha deciso di tuffarsi nella succosa anguria là accanto…un’ottima macedonia che ci ha fatto digerire egregiamente la gustosa parmigiana di melanzane su cui tutti si sono lanciati a capofitto leccandosi i baffi e anche le orecchie!
Il cielo azzurro, il sole, i fiori, i piatti colorati, le ciaccole in giardino, le grandi risate con il bicchiere in mano, la musica…tutto troppo bello! Subito un bel nubifragio è sopraggiunto per risvegliarci dal sogno e per prepararci ai -18 gradi previsti per il prossimo inverno (brrrr…)!
Ma noi Forchette, insieme agli ultimi temerari, non ci siamo fatte prendere dal panico e dalla tristezza e abbiamo affrontato tranquillamente il temporale continuando a festeggiare ;-)
Alla prossima!
A CASA DI:
Alice e Carlo
CON:
Alice, Carlo, Esther, Giacomo, Michela e noi forchette
ANTIPASTI:
Bicchierino Tricolore
PRIMO:
Gnochetti di ricotta con ragu' di verdure
SECONDO:
Vitello in rosa con spuma di tonno
CONTORNO:
Pomodori in gratin
DOLCE:
Torta Crumble con Pesche e More
VINI:
- Raboso Rosato Frizzante, 2013 Bonotto delle Tezze 11% Brioso, fresco, intenso. Molto estivo se servito per il brindisi iniziale con i ghiaccioli all’anguria come abbiam fatto! Eclettico.
- Insolia Terre siciliane Igt 2013, di Cusumano 12,5 %. C’è il sole di Sicilia nel suo giallo intenso. Profumi esotici ed una giusta sapidità perfetta per la tendenza dolce degli gnocchi. Verace.
- Erba Luce di Caluso Docg 2013, “La Rustia” di Orsolani 12,5% Riflessi vivi e profumi di erbe aromatiche, una buona mineralità che bene si abbina al vitello delicato. Luminoso.
- Terre di Melona 2010 di Mazziotti 14 % Vendemmia tardiva di uve malvasia e grechetto. Un vino da dessert perfetto per il crumble, dolce ma non stuccevole. Un perfetto Happy-ending.
Peccato che questa pazza estate ci abbia fregati troppo spesso, non vi pare?...proprio come è successo a casa di Alice e Carlo: doveva essere una magica e calda serata in terrazza in compagnia di amici speciali ed
invece la dannatissima pioggia ha scombinato tutti i nostri piani. Diluvio universale.Lo sconforto poteva vincere facile ma noi, nonostante la natura avversa, abbiamo deciso che l’estate doveva comunque entrare nei nostri cuori ..quindi ripieghiamo in sala da pranzo e diamo via al colore: tavola imbandita con meravigliosi piatti in ceramica dipinti a mano, fresche ortensie fucsia intenso e soprattutto un profumatissimo menù arcobaleno.
La bellissima cucina bianca e verde di Alice, interamente progettata da lei stessa e dal marito Carlo, estroso architetto, oltre ad avere una vista mozza-fiato, è pure molto molto funzionale.
Federica è rimasta conquistata dal piano di lavoro, nel quale è stato ricavato un foro collegato ad una sottostante vasca in acciaio nella quale far confluire direttamente i rifiuti umidi: una gioia per quando si preparano le verdure!
Un po’meno gioia quando Stefania ha dovuto lottare con il sifone, niente…pare che questa mousse di salsa tonnata non “s’abbia da fare”…per fortuna i capperi fritti hanno convinto tutti, bellissimi da fare e da mangiare: nell’olio bollente si aprono come fiorellini e sono ottimi da mangiare. Provateli!
Altra genialata da parte di Esther, sorella di Alice: ghiaccioli al succo d’anguria, che ovviamente abbiamo serviti immersi nel raboso rosato: una vera bomba, da provare! Saranno un must per l’estate 2015.
Sempre Esther si è dedicata alla preparazione del dolce: un crumble da mangiare ad occhi chiusi mugolando.
Bhe complimenti Esther, ti auguriamo il meglio per la tua avventura con “Il dolce far niente”, attività che ti riesce benissimo ;-)
La serata prosegue allegra con il racconto di innumerevoli anedotti da parte di tutti i commensali. Ma su tutti ricordiamo l’intentato, per fortuna di Michela oseremmo dire, ovvero Giacomo e le sue idee “scuotimentos”, coca-cola e mentos…l’abbinamento perfetto?
Provare per credere…
Grazie ancora ad Alice, mamma, moglie, designer e amica fantastica.
Grazie anche a Carlo, lui si che sa concludere degnamente una cena con una ottima e varia selezione di grappine.
Che meraviglia!