Benche’ dal mio cognome si e’ portati a dedurre io sia Romagnola in realta’ le mie origini mi legano proprio a questa ricca terra.
In quest’occasione vi parlerò di “PU”!
Non si tratta di una parolaccia ma della bellissima provincia di PESARO E URBINO, assolutamente da provare e per un sacco di buoni motivi, in primis perché è la terra del famosissimo unico ed inimitabile Romagnolio .
Dicono anche che Pesaro sia la città dalle 4 “M”, mare, monti, musica, maioliche….
Ed io ne aggiungerei una quinta: M come MANGIARE!
Qui la cucina è una vera delizia per chi, come la sottoscritta, e’ amante dei piatti della tradizione, casereccia e cheap… senza chic.
In ogni ristorante potrete gustare pasta fatta in casa, salumi di produzione locale e pesce freschissimo. Piatti semplici, ma genuini!
In questo weekend-gita mi aspettano una visita culturale ad Urbino, una visita naturalistica alla riserva del Furlo ed ovviamente molte tappe culinarie.
Il viaggio inizia da Urbino, una delle città più importanti nella storia delle Marche e, devo dire, tra le meglio mantenute.
Tra spesse mura color pesca di una citta’-fortezza in cui dominarono nello splendore, e per quasi un secolo, i Montefeltro, naque il Raffaello e gli urbinati hanno a lui dedicato la famosa Casciotta di Urbino.
Non parliamo di un monumento alla memoria, bensi’ di uno squisito formaggio D.o.p. a pasta semicotta, dolce e ricco di vitamine, un must insieme alla Sfogliata di Urbino (una specie di piadina fatta con lo strutto), ottimo da gustare soprattutto dopo aver visitato la citta’ ducale, contraddistinta da incantati vicoli stretti e sfiancanti saliscendi.
La giornata prosegue poi verso Mondavio, tipica rocca fiabesca che ad agosto si trasforma in borgo rinascimentale, i cui cavalieri si destreggiano tra la caccia al cinghiale e sontuosi banchetti.
Finiamo con una cena di pesce in un bellissimo ristorante fronte mare a Marotta: il Puntirons .
Qui abbiamo assaporato piatti semplici, curati nei dettagli, e caratterizzati anche da un tocco di fantasia, come le seppie con i fagiolini (bella idea per le forchette piccanti) o il cartoccio di spaghetti allo scoglio…
Il tutto accompagnato da un freschissimo Bianchello del Metauro, vino locale giallo paglierino molto delicato, secco e gradevole.
La seconda tappa di questo weekend è all’insegna della natura, tra passeggiate e birdwatching nella Riserva del Furlo.
E’ stata una parentesi faticosa, ma ripagata a dovere da una fantastica cena in quel di Novilara, presso quella che è ormai un must tra le trattorie: il pergolato dalla Maria http://www.trattoriailpergolato.com !
Qui anche personaggi famosi amano ristorarsi…
E questa volta ho avuto l’occasione di stringere la mano della Signora Maria, la maga delle tagliatelle ai fagioli, che all’età di quasi 80 anni è ancora entusiasta di fare con le sue manine sante le tagliatelle numero uno della zona!
Se passate di qua non dimenticate di ordinare, oltre alle famose tagliatelle, anche la Piada (fantastica) e la MORETTA, uno speciale caffè corretto con una miscela di rum e wiskhy insaporito da una scorzetta di limone…
Questo particolare intruglio ci è stato tramandato nel tempo dai pescatori che lo utilizzavano per scaldarsi dai gelidi venti invernali… e vi assicuro che scalda… Se vi piace potete acquistare la miscela da aggiungere al caffè nei supermercati di queste zone!
Per l’ultimo giorno di relax, dopo mare e shopping (questa regione è la patria degli outlet delle grandi firme), ho sperimentato un altro Ristorante, da Gennaro, un luogo citato in diverse guide situato all’interno del Parco naturale San Bartolo.
Personalmente lo definirei il Re degli antipasti di pesce tradizionali.
Il mio weekend finisce qui…avrò sicuramente modo di parlarvi ancora di questa regione a me molto cara, ma visto che siamo in estate e le ferie si avvicinano, l’invito migliore e’ quello di visitarla e soprattutto di gustarla!
E dopo…dieta per tutti!!!
Alla prossima…
