
L’estate è arrivata e con lei anche i tanti eventi e manifestazioni enogastronomiche che popolano le bellissime piazze italiane. Fra queste ce n’è una, in particolare, che raggruppa in un unico contesto le cucine di ben venti fra i Borghi più belli d’Italia.
Stiamo parlando di Ciborghi d’Italia, il Festival del cibo che ha come protagonisti i prodotti tipici e le ricette tradizionali della nostra bella Italia e che ha come scenario di accoglienza la meravigliosa e suggestiva piazza del Borgo di Offida, nelle Marche.
Ringraziamo dunque, Stefano della Tubercommunication, Giulia e Mario della Cooperativa Oikos, organizzatori dell’evento, per averci contattate e per essersi fidati di noi!!
Grazie a loro, infatti, ci siamo lanciate in questa nuova ed entusiasmante esperienza: cucinare in un’enorme cucina, fianco a fianco con tanti cuochi non professionisti provenienti da diverse regioni. Non siamo solite alla preparazione di piatti per interi plotoni, ma, con olio di gomito e soprattutto con il sorriso, abbiamo cercato di destreggiarci al meglio tra fornelli e pentoloni decisamente più grandi di noi.
Come sempre non ci abbiamo messo molto a stringere amicizia con i rappresentanti degli altri Borghi, anche perché il nostro palato buongustaio non ha resistito nemmeno un secondo ai fantastici panzerotti di Anna di Locorotondo, ai gustosi arrosticini abbruzzesi, alla cicerchia dei nostri amici di Campodimele, alle olive ascolane di Annarita e ai maccheroncini al ragù dell’Agriturismo Rosa dei Venti.
Non ci siamo fatte mancare nemmeno una visita culturale fra le stradine di Offida...solo la Chiesa di Santa Maria della Rocca ed i numerosi negozi di merletto a tombolo meritano il viaggio!
Giunte al terzo giorno, dopo aver cucinato 40 chili di trippe, abbiamo ben pensato di esserci meritate una gita nel circondario. Al nostro tour non poteva infatti mancare una tappa enologica...se non altro per dare soddisfazione alla nostra Giulia ed al suo collega sommelier Giovanni che, molto gentilmente, ci ha accompagnate in una cantina davvero particolare, la Paolini e Stanford Winery, nata dal grande amore per la terra picena e per il vino biologico di Raffaele, ex giornalista, e di Dwight, ex chirurgo americano.
Con una vista a 360 gradi sulle colline coltivate, Raffaele ci ha coinvolto in una degustazione di vini naturali che nascono dalla volontà di rispettare la terra e l’origine delle piante autoctone di questo territorio. La passione che mettono nel loro lavoro si respira e si sorseggia in ogni loro prodotto, dal Pecorino Aurai 2012, un bianco di ben 16.5 gradi, al Confusion, rosso Igt Marche, senza dimenticare il profumatissimo ed originale Syrah, l’Offida Rosso,il mitico Montepulciano e tanti altri...
Speriamo di tornare presto a trovare Raffaele, magari organizzando una cena Forchette Piccanti nella sua splendida location!
E, come per ogni vacanza, purtroppo è arrivato il momento di salutare tutti gli amici che abbiamo incontrato in questa esperienza enogastronomica e di prendere la via del ritorno...
Grazie dunque a Vincenza, che con la sua grande dolcezza ci ha ospitate facendoci sentire come a casa (anzi meglio che a casa, viste le colazioni con cui ci dava il buongiorno ogni mattina) e grazie a tutto lo Staff di Ciboghi 2014...speriamo di rivederci a Ciborghi 2015!!! Magari con nuovi piatti e nuovi Borghi...