A CASA DI:
Fabio…l’Arch.
CON:
Roberta, Mathias, Titti Tiziana, Carlo e…le 3 forchette!
ANTIPASTI:
Superba delizia di rape rosse con polpette di pesce persico
Misera e tirchia crosta di pane con uovo spilorcio
PRIMI:
Pigra vellutata di carote speziata e stracchino indolente
Furiose penne all’arrabbiata nera
SECONDO:
Succulento filetto di manzo al vino rosso con libidinose cipolle caramellate
CONTORNO:
Invidiose erbette verdi
DOLCE:
Mousse di cioccolato al peperoncino con golosa panna montata
VINI:
- Prosecco Doc Treviso Spumante Extra Dry 2011 La Jara. Brindisi di benvenuto frizzante, aromatico e vellutato si accompagna con vivacità alla tendenza dolce della rapa rossa.
- Incrocio Manzoni 2010 Novalis, Bonotto delle Tezze.Intenso, dal profumo leggermente tostato, floreale. Buona struttura e spessore. Efficace persistenza a sostenere i piatti piccanti.
- Merlot Spezza 2009, Bonotto delle Tezze. Complesso ed elegante, con il filetto l'abbinamento perfetto. É il miglior rosso trevigiano per la guida de L’Espresso “I vini d’Italia 2012”
“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”…diceva qualche pezzo grosso.
Dunque, visto che pure il Papa sta per perdere i suoi poteri, abbiamo deciso di approfittare del momento storico per peccare e confessare a più non posso!
Vizi e stravizi in cucina e dintorni, un bel viaggio culinario attraverso i 7 peccati capitali (+ 1) nel fantastico “confessionale” del nostro amico Fabio, che gentilmente e calorosamente ha accolto ben 7 peccatrici/peccatori e relativi peccati estratti a sorte sotto ogni segnaposto.
L’avaro Carlo, l’accidioso Mathias, la lussuriosa Roberta, l’irosa Titti, il goloso Fabio, la superba sottoscritta, l’invidiosa Giulia e l’assetata Federica.
L’irrefrenabile desiderio di essere superiori tipico della superbia apre le danze (può non essere prima la superbia?) con un maestoso connubio tra rapa rossa e pesce.
A seguire l’avarizia con un ovetto di quaglia spilorcio. L’inerzia nel vivere dell’accidia ci porta a mangiare una misera vellutata direttamente nei piccoli barattolini…mai fare troppa fatica!
E cosa c’è di meglio di una forchettata di pasta all’arrabbiata per l’ira?
Ma il peccatone migliore arriva con la lussuria e il suo sanguinolento filetto al vino rosso… Sei verde d’invidia? Bene, eccoti accontentato con un po’ di verde cicoria!
Il banchetto peccaminoso termina con la gola, che segna un netto abbandono ai desideri della tavola: mousse di cioccolato al peperoncino con panna montata…più ingordigia di così!!
Non poteva mancare in questa tavolata veneta l’ottavo peccato…la sete!!
Che forse non è proprio un peccato, ma un dovere morale: vino e grappa per tutti!
E visto che le Forchette amano consumare prodotti il più possibile locali per i loro banchetti, questa volta hanno scelto due eccellenze di zona…
Per il palato è stata selezionata l’ottima pasta Sgambaro, fatta con il 100% di grano duro italiano e proveniente dall’Azienda di Castello di Godego.
Per lo spirito, invece, la scelta non poteva che ricadere sulla mitica Grappa Schiavo, distilleria di provenienza vicentina che, con la sua estrema cura nella ricerca delle materie prime e nei metodi di distillazione, ha raggiunto il traguardo della ristorazione di alto livello e delle storiche enoteche d’Italia. Per la serata abbiamo degustato la goduriosa “Anno decimo prugna”, altrimenti detta “prugnetta”, deliziosa sia liscia sia ghiacciata sia “on the rocks”.
Insomma, siamo riusciti a ricreare l’ambiente perfetto per i peccatori…l’inferno!!
Fra fornelli, peperoncino e prugnette le temperature si sono fatte very hot…però ci siamo tutti guadagnati un posto in Paradiso per la simpatia!
Ricordatevi…il diavolo fa le pentole, noi Forchette le riempiamo!
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