A CASA DI:
Giulia
CON:
Alice, Ester, Michela, Roby e le tre Forchette
ANTIPASTI:
Frittelle di zucchine e menta
Raita di cetrioli, yougurt e pomodorini
Insalatina di scampi bacon e mango in vinaigrette di senape
Tortino di moscardini, patate, pesto d'olive taggiasche e fiori di zucca fritti
PRIMO:
Risotto primavera al curry con gamberi
DOLCE:
Tartare di anguria, melone e feta greca
Bavarese allo yougurt e pesche
Luglio, irresistibile voglia di una cena da sogno...di mezza estate!
Una fresca tregua, dopo i bollenti anticicloni africani Caronte e Minosse, ci ha fatto tornare la voglia di passare un intero pomeriggio in cucina per un’estiva cena in giardino.
Niente stress domenicale da ombrellone in spiaggia quindi (al quale sono particolarmente allergica- è Giulia che scrive).Incalzata dalle altre due comari Stefania e Federica,
ho organizzato in velocità una cenetta tra amiche. I nomi per una serata all’insegna di una briosa eleganza son presto fatti: Alice, Esther, Roberta e Michela. Che donne!
Una garanzia in quanto a charme, simpatia, amore per la buona cucina e chiacchiera facile, mooolto facile:
In un baleno abbiamo studiato insieme un menù fresco e leggero.
Il sabato mattina Stefania, la cuoca mondana, si è sobbarcata da sola la solita spesa, reduce da chissà quale friday-party. Poveretta!
Ma l’indomani eravamo tutte pronte, sincronizzate nella preparazione. Giuro, esistesse una disciplina di “cooking estremo” iscriverei subito questa squadra ai prossimi giochi olimpici di Londra 2012. Da podio! E come ogni bravo atleta che si rispetti, il segreto sta tutto nell’allenamento e nella confidenza con i vari attrezzi.
Un buon uso, consumo ed abuso degli arnesi da cucina, semplifica infatti la nostra performance: mezzelune, tritaverdure, multiforbici, coppapasta…quest’ultimo una grande rivelazione! Ma come abbiamo fatto a vivere tutto questo tempo senza di lui???…un semplice anello di metallo con il quale creare e presentare al meglio ogni piatto. Un giochino davvero divertente da usare in mille modi…
ecco qui i nostri primi esperimenti, non male no?
La location è davvero speciale e rilassante…adoro quando la stagione permette di cenare all’aperto in mezzo al verde. Aperitivo al tramonto per poi terminare la serata a lume di candela. Solo una simpatica incursione di un esemplare di ghiandaia ha interrotto per un attimo la nostra cena, era un po’spaesata la creatura, forse è stata attirata dal nostro solito starnazzare..
Ritornando alle nostre proposte culinarie, le frittelle di zucchine e menta sono state un ottimo inizio, se vi giocate queste palline come appetizer consiglio assolutamente di farne per un esercito…
un’ irresistibile tentazione contro tutti i più convinti Dukanisti in circolazione!
Dal fritto, siamo poi passati a qualcosa di molto light con la raita che, con la sua tendenza acida, ha spazzato via ogni traccia di untuosità data dalle frittelle, una ricetta orientale a base di yogurt che Federica ha proposto con successo.
Light con gusto = BINGO! A seguire una colorata insalatina che personalmente mi ha fatto impazzire. Azzeccata l’aggiunta del mango, sicuramente da inserire in qualche altra ricetta, magari insieme alla papaya e al kiwi come cantavano i Pitura Freska, mitico gruppo venesian dei ani novanta…quanta nostalgia!
La sostanza, oltre che all’apparenza, è giunta con il tortino di patate, moscardini ed olive…un classico con un tocco in più: dei bellissimi fiori di zucca fritti.
Qua, devo dirlo ragazze, complimenti a noi…una “autopaccasullaspalla” ci sta tutta!
Un delicato risotto primavera ha poi rubato la scena, e l’aggiunta del curry ha donato quel giusto zing che lo ha reso perfetto.
A questo punto eravamo già tutte sazie ma nessuna si è tirata indietro davanti ad un collaudatissimo must estivo.
Non potevamo snobbare l’anguria e il melone in piena estate, vero?
Un po’ di feta greca e il gioco è fatto:
tutto procede senza intoppi fino a quando arriva il momento del dolce: un vero disastro.
Il preludio della tragedia inizia quando Esther, aspirante pasticciera professionista, non si presenta in orario per darmi una mano in fase di preparazione.
Non demordo e procedo…una bavarese?
Non mi spaventa nulla, la ricetta appare pure semplicissima…e invece l’epilogo è stato terrificante.
E’ finito tutto nella saga dell’albicocca che scappa...il composto non risultava omogeneo e la parte “gelatinosa” che si era formata sulla superficie non permetteva di decorare la torta: le albicocche scivolavano rovinosamente dalle pareti del dolce…forse un maledettissimo inghippo nell’uso dei fogli di gelatina…che ridere però!
Sarà stata la cena abbondante, ma credetemi se vi dico che ci rotolavamo dalle risate.
Che delirio.
Un grazie alla vita per le splendide donne che siamo:
Belle, Brave, Buone…ma soprattutto Burlone!
Ps: Esther ci devi una torta!